Il percorso formativo si caratterizza per…
- non ci sono interrogazioni
- non ci sono testi scolastici obbligatori
- non ci sono voti
- non esiste obbligo di frequenza
Come mai queste materie e questo approccio?
Dopo tanti anni di osservazione ci è sembrato che l’approccio “tradizionale” fosse eccessivamente nozionistico e non portasse a dei reali vantaggi per i ragazzi e per la loro crescita. Quelli con meno memoria o con più difficoltà a mettere in sequenza le cose ne restano penalizzati oltre a non comprendere il motivo per cui dover ricordare per es. la “data di esilio di un personaggio storico”.
Nella scuola tradizionale
Manca un approccio “tattile” alle cose e la perdita di manualità fine sta impoverendo le menti e anche l’abilità fisica.
Manca interdisciplinarietà… o meglio esiste, ma è astratta e non comprensibile. Va resa effettiva e messa in atto nel quotidiano e nella pratica, solo cosi potranno memorizzarla e farla propria.
Manca ASCOLTO: questi ragazzi hanno tanto da dire e la Scuola “tradizionale” non ha modo, tempo e strumenti per ascoltarli davvero.
Nel mondo di oggi, e del lavoro in particolare, ci chiedono di essere unici e originali per distinguerci e per primeggiare, nel frattempo la società ci chiede di pensare poco e acquistare molto, mentre la scuola ci costringe ad uniformarci con programmi e dinamiche standard. E’ un controsenso, non si può essere unici se si cresce in una scatola senza esempi pratici.
Manca lo sviluppo della propria unicità: ogni ragazzo/a ha una passione e una specializzazione che vuole coltivare, e che lo renderebbe unico. Qualunque essa sia, va coltivata (proprio come in un vivaio) dandogli gli strumenti per farlo e per conoscere il resto del mondo, nel rispetto del suo percorso di crescita personale, professionale e lavorativa.
Nel 1° biennio
Per i primi due anni usiamo un approccio trasversale e interdisciplinare.
3 filoni fondamentali
- Artigianato/design
- Agricoltura
- Comunicazione e Marketing
Secondo il metodo T.inA. e applicando il principio dell’Aula Capovolta, poniamo domande da analizzare e risolvere in gruppo più che fornire verità assolute e certezze ai ragazzi/e.
In questo biennio affrontiamo, mentre ci applichiamo alla pratica, concetti che riguardano Chimica, Fisica, Matematica, Italiano, Musica, Teatro e molto altro cercando il contatto con la realtà che ci circonda, aiutando i ragazzi a comprenderla e ragionare su di essa.
Dal terzo anno abbiamo previsto un Tirocinio formativo in collaborazione con i nostri progetti professionali per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro.
Specializzazione
il 3° anno è decisivo e si inizia a trovare la propria strada.
Dopo aver “assaggiato” un po’ tutto nei primi due anni si sceglie il settore in cui specializzarci.
- Artigianato
- Design e ricerca
- Agricoltura
- Comunicazione e Marketing
- Energia e Abitazione
- Sociale
Approfondiamo le conoscenze in ogni settore e iniziamo a lavorare attivamente all’interno dei progetti che stiamo sviluppando come realtà lavorative indipendenti.
Successivamente i giovani decidono se restare e collaborare con l’azienda o creare un proprio percorso di startup per il quale sono assistiti e seguiti da Viva-io e dai suoi docenti e professionisti